Al culmine di una sfida sportiva il cui esito è apparso scontato sin dalla sua vigilia (ma non per questo entusiasmante), l’asso cerdese Totò Riolo e l’esperto copilota palermitano Gianfranco Rappa hanno dominato il 1° Himera Rally, sesta prova del Trofeo Rally Sicilia 2018 di AciSport, con dislocazione tra Termini Imerese, Caccamo e il vasto comprensorio delle Madonie palermitane. Il tre volte vincitore della Targa Florio, alfiere della scuderia Cst Sport di Gioiosa Marea (ME), ha proficuamente testato in una gara altamente probante e selettiva (anche per via del grande caldo) la sua “muscolosa” Peugeot 208 T16 R5, preparata tecnicamente nella ‘factory’ palermitana della I. M. Promotor Sport di Ignazio Megna e gommata Michelin.
Per il pur brillante nisseno Roberto Lombardo, secondo assoluto sul palco d’arrivo alle falde del Castello di Caccamo con la sempre valida Renault Clio Williams schierata dalla Caltanissetta Corse e condivisa in questa occasione con il concittadino Andrea Spanò, sono pertanto rimaste solamente le briciole, pur se una piazza d’onore non è mai da buttare. Lombardo ha accusato un “gap” di 1’12”8 dalla vetta. A completare il podio il veloce driver palermitano Matteo Di Sclafani (alle note il messinese Antonio Cannavò), con la Subaru Impreza Sti N12 della Island Motorsport, sulla quale i tecnici della favarese Blue Orange hanno trovato giuste regolazioni di assetto e risolto noie al differenziale dopo le prime battute del rally.
Di Sclafani è apparso particolarmente soddisfatto per questo podio, “arpionato” dopo parecchi mesi di assenza dalle corse, approfittando delle noie che hanno rallentato nell’ultima prova speciale la Peugeot 106 Gti 16v del madonita (originario di Valledolmo) Ignazio Loddo.
Totò Riolo e Gianfranco Rappa si sono aggiudicati tutte le nove prove speciali in programma compresa la piesse d’esordio spettacolo, la “Serpentina” a Termini Imerese, al cospetto di un pubblico letteralmente in visibilio: “Siamo soddisfatti per questa bella vittoria – chiosa il campione di Cerda – ma ancor più per l’affetto che gli sportivi madoniti hanno tributato a questa competizione al suo debutto. Ne abbiamo approfittato per adottare nuovi soluzioni di assetto sulla nostra Peugeot 208, prima indurita, ma ora migliorata molto rispetto alla precedente gara di Caltanissetta. Avversari tosti, prove speciali molto belle, dopo le prime piesse ne abbiamo approfittato per amministrare il risultato e per regalare emozioni alla gente presente numerosa. Ottima resa per le gomme Michelin”.
Con un mezzo decisamente meno tecnologico rispetto alla Peugeot 208 di Totò Riolo, Roberto Lombardo non poteva fare di più: “Sin dalle prima battute del rally – racconta il trentaduenne pilota della Caltanissetta Corse, non ho mai pensato di poter puntare alla vittoria. Ho preferito amministrare e difendere la seconda piazza dagli attacchi degli avversari, pur non rinunciando ad attaccare a tratti, nonostante un problema alla marmitta accusato dalla mia Renault Clio. Abbiamo anche cercato in assistenza di migliorare ulteriormente il passo della vettura, in maniera tale da continuare a mantenere alta la concentrazione”.
Ai margini del podio, la famiglia composta da Giuseppe e Davide Monteleone, padre e figlio, a cui è toccata la “palma” di miglior equipaggio locale, quarti assoluti con la Peugeot 106 Gti 16v schierata dalla F. R. Motorsport di Favara (AG) ed autori di una prova in costante progresso coronato dalla vittoria ottenuta in classe A6. Rammarico per il già citato Ignazio Loddo (con alle note Giuseppe Guercio), scivolato fino alla quinta piazza finale, quale portacolori della Project Team, davanti al rimontante palermitano Riccardo Arceri ed al cefaludese Marco Pollicino, apparsi sempre più a loro agio con la Renault Clio Super 1600.
In netta evidenza altri piloti locali. Nella “top ten”, inoltre, il termitano Giuseppe Di Gesù ed il copilota cefaludese Stefano Cimino, classificati ottavi assoluti, sempre su Peugeot 106 Gti 16v (questa volta iscritta dalla Omega Asd) ed alla piazza d’onore in classe N2, dopo un’avvincente lotta con il vincitore di categoria, il mussomelese già campione siciliano Rally Totò Farina (questi 7° assoluto). Bene altri equipaggi locali, i cugini (di Caccamo) Luca e Giovanni Siragusa, riusciti a risalire sino al nono posto finale con la loro Peugeot 106 Gti Kit “griffata” Caccamo Corse.
Spettacolo pirotecnico, per palati fini, nel 1° Trofeo dei Quattro Castelli riservato alle Autostoriche, con una serie infinita e incredibile di capovolgimenti di fronte. Sul palco d’arrivo al Castello di Caccamo, con la corona d’alloro al collo, è salito il rientrante palermitano Natale Mannino, coadiuvato dall’altrettanto esperto concittadino Franco Granata, abile ad avere ragione nel finale di avversari tostissimi e mai domi al volante della sua splendida Porsche 911 Sc della Island Motorsport, ma preparata da Mimmo Guagliardo. Mannino, oltre ad aver fatto segnare il miglior tempo di riferimento, si è portato a casa anche il successo nel 3° Raggruppamento. Magnifici protagonisti di una sfida epica anche il rientrante preparatore palermitano Sandro Filippone (su un’altra Porsche 911 SC), condivisa per la Project Team con il messinese Luigi Aliberto, al secondo posto assoluto proprio sul filo di lana ed i fratelli Claudio e Francesco La Franca i quali, dopo un’uscita di strada che ha danneggiato l’anteriore della loro Porsche 911 SC della scuderia ASPAS, hanno comunque coronato un meritato e sudato podio finale.
Nel 1° Historic Madonie, gara di Regolarità a media abbinata al 1° Himera Rally, successo per il duo palermitano composto da Vincenzo Palazzotto e Domenico Traina, su Lancia Fulvia Coupé 1.3, davanti ai termitani Salvatore Galioto e Pasquale Cimino, con un’altra Lancia Fulvia Coupé 1.3. Terzo posto finale per Alessandro Ticli e Rocco La Monica, in gara con una Fiat 124 Sport Spider.
Numerosi i ritiri, quasi tutti per noie meccaniche, segno di ulteriore selettività di una gara che ha davvero colto nel segno, pur al suo debutto. Tra i forfait più significativi quelli di Ernest Riolo (con apertura cofano e rottura parabrezza sulla sua Peugeot Vti R2B), di Antonio Mazzola (noie meccaniche sulla sua Peugeot 306 Rallye), di Alessio Bruccoleri (rottura perno ruota anteriore destra sulla Peugeot 106 Gti 16v), di Giuseppe Gianfilippo (Citroen Saxo Vts), quindi di Onofrio Buttitta (Mitsubishi Lancer Evo VI), entrambi per uscita di strada, infine dell’unico equipaggio femminile in gara, Enza Allotta e Loredana Ordile, causa rottura del cambio sulla loro Peugeot 106 Rallye.