Le auto attuali sono sempre più tecnologiche, intelligenti e per fortuna, bisogna dire, più sicure. Alle tante novità oggi obbligatorie tra i sistemi di sicurezza attivi e passivi, dal 1 aprile in Europa si è aggiunto l’obbligo per tutti i costruttori di dotare le nuove auto di un sistema chiamato “eCall”, la chiamata automatica d’emergenza dei soccorsi in caso di grave incidente. Uno strumento che nasce con l’intento di riuscire istantaneamente ad allertare i soccorsi medici e il numero d’emergenza 112 valido in tutta Europa anche se il guidatore rimane bloccato o incastrato tra le lamiere o ha perso conoscenza.
Uno strumento l’eCall che, secondo le analisi della Commissione Europea, potrà salvare circa 2.500 vite all’anno nel vecchio continente. I tempi di intervento dei soccorsi saranno più veloci di circa il 50% (40% in città): un dato fondamentale, che permetterà di limitare il numero delle vittime sulle strade europee, oggi quantificato in circa 25 mila persone l’anno (e 135 mila feriti gravi).
Alla luce di questi dati, c’è, però, poco da essere allegri, visto che l’Europa è in colpevole ritardo sulla sua introduzione; basti pensare che negli Stati Uniti molte auto lo avevano già di serie dal 1998.
L’eCall oltre che automaticamente può essere inviata anche manualmente da chi è in auto, dando le informazioni utili per essere individuati. Vengono specificati infatti il punto esatto tramite la posizione gps dell’auto, ma anche le informazioni sul tipo di veicolo, il numero delle persone a bordo e se esploso l’airbag.
Per tutte le nuove auto prodotte e omologate dal 1 aprile l’eCall sarà obbligatorio. Per le auto con qualche anno alle spalle, e per quelle omologate prima del 1 aprile, ci sarà la possibilità di adeguarsi con kit di eCall universale, fabbricato dalla Bosch e commercializzato al costo di circa 120 euro. L’utilizzo è molto semplice, basta collegarlo all’accendisigari o alla presa da 12 volt. Il funzionamento avviene tramite l’utilizzo di un accelerometro che percepisce l’impatto e fa una stima della gravità, connesso tramite collegamento bluetooth con lo smartphone del guidatore allerta i soccorsi.
Carlo Antonio Rallo
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