Con il tempo stratosferico di 5’41”.91, somma delle due manche disputate Simone Faggioli si riprende lo scettro della Monterice. Con la sua Norma M20 sui tornanti del mito, dove natura, uomo e macchina si fondono in un’unica cosa, il pilota toscano conquista il gradino più alto del podio segnando il record nella prima manche.
Al secondo posto il campione europeo della montagna Christian Merli che con la sua Osella FA30 si ferma a 5’46”.13 a 4″22 di distacco dal vincitore. Sul terzo gradino del podio il catanese Domenico Cubeda sempre su Osella FA30 con un tempo di 5’56”.38.
Al quarto posto, a ridosso dei primi, il velocissimo marsalese, Francesco Conticelli, al debutto sui tornanti della gara di casa con la sua FA30 guidata per la prima volta in gara alla Monti Iblei. Conticelli segna un ottimo 5’58″72 che gli permette di stare davanti anche al leader della classifica assoluta del Civm (Campionato Italiano Velocita Montagna) il sardo Omar Magliona su Osella PA2000 che ha chiuso davanti all’altro sardo, Sergio Farris, sesto assoluto con una Osella PA2000 EVO.
Chiudono la top ten assoluta Liber su Gloria CP8-EVO, settimo, Lombardi, ottavo, su Osella Pa21 JRB, al nono posto Spoto su Radical Prosport EVO e a chiudere al decimo posto Caruso su Lola B99/50.
La prima manche, come detto, era stata chiusa da Simone Faggioli con il tempo stratosferico di 2’50″40, con la sua Norma M20 Zytek ha firmato il nuovo record del tracciato, abbassando con la tenacia che è propria al campione fiorentino di circa due secondi il precedente del 2017, firmato da Scola. Seconda posizione per Christian Merli sulla ufficiale Osella FA 30 Zytek che ha accusato un gap di 1″98 dal leader.
Terza posizione in gara 1 per il catanese Domenico Cubeda sulla Osella FA 30 Zytek curata dalla Paco74 Corse. Quarto ha chiuso il marsalese Francesco Conticelli su Osella Fa 30.
Una gara, la 61^ Monterice, che ha raggiunto quest’anno numeri vicini al record di partecipanti, con una presenza massiccia di vettura che catturano l’attenzione degli appassionati assiepati sui tornani, dalle storiche alle moderne, alle granturismo, con le splendide Ferrari 458 e Lamborghini Huracan, alle Alfa Romeo 4c, a quella di Gramenzi va il titolo di più bella vettura del lotto. E poi per finire le formula e le sport prototipo, su tutte l’Osella di Merli e la Norma di Faggioli, le più ammirate e attese.
La Monterice si conferma una delle gare più belle e apprezzate dagli appassionati e dagli stessi piloti e quest’anno, a dimostrazione della crescente attenzione per questa storica gara, c’era la presenza del direttore di gara del Gran Premio di Monza di F1, Fabrizio Fondacci, ispettore alla sicurezza che ha affiancato il direttore della 61^ Monterice Marco Cascino.
a cura di Carlo Antonio Rallo
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