Nell’attesa che il Marina di Marsala veda la posa della prima pietra per i lavori che nel giro di un paio d’anni dovrebbero consentire la nascita di uno dei porti turistici più importanti del sud Italia, all’attuale porticciolo marsalese, ha ormeggiato un’imbarcazione che è considerata un vero must della nautica.
Lo yacht in questione è un top class, tra i migliori della categoria a livello mondiale. Stiamo parlando di un Pershing 92 (in fotogallery); un brand, Pershing, che appartiene al Gruppo Ferretti, fra più importanti della nautica mondiale. Una barca da sogno, insomma, di quelle che noi comuni mortali vediamo o in tv o su qualche giornale di gossip dopo qualche paparazzata.
Una barca dunque che è a tutti gli effetti un’eccellenza del mare. 28 metri di lunghezza, con due motori da circa 2700 cavalli ciascuno, che può ospitare fino a 20 persone a bordo. Purtroppo alle tante qualità della barca non corrispondono le adeguate qualità e condizioni in cui versa il porticciolo di Marsala e proprio per queste, difficilmente un’imbarcazione di quella stazza si sarebbe intrattenuta oltre il tempo necessario a fare il pieno di carburante. Al porticciolo c’è un fondale molto basso causato dall’accumulo delle alghe, specie nel periodo invernale. Problema che si rinnova da tanto tempo e che non consente la normale navigazione all’interno del porto a barche un po’ più grandi della media.
Insomma, uno yacht come il Pershing 92 non può fare manovre in autonomia e in perfetta sicurezza perché corre il rischio di danneggiarsi. Per evitare ciò il comandante, una volta imboccato l’ingresso del porto, visto il fondale così basso ha dovuto spegnere i due motori e affidarsi ad un’imbarcazione “pilota” che lo ha accompagnato con una fune fino alla banchina dove si trova la stazione di rifornimento.
Dopo aver fatto un rabbocco, con la stessa modalità con cui è entrato, si è fatto rimorchiare fino all’uscita del porto e da lì ha potuto accendere i suoi motori e iniziare la navigazione verso le Egadi.
Una situazione non proprio agevole causata soprattutto dal fatto di non avere un braccio, una diga foranea che consenta di mettere in sicurezza l’intero bacino portuale dai venti che arrivano da sud-sud-est.
Qualche mese addietro Massimo Ombra ha detto che entro l’estate sarebbero partiti i lavori del Marina Yachting Resort, viste le condizioni attuali del nostro porticciolo, sarebbe auspicabile addirittura un anticipo di questi lavori, per evitare di continuare a perdere risorse e indotto, come quelli che avrebbero lasciato armatore o ospiti del Pershing 92, che sono andati, invece, verso altri lidi e altri porticcioli. In Sicilia, poi, è di pochi giorni fa la nascita del nuovo Marina di Capo d’Orlando che va ad affiancare altre importanti realtà turistiche legate alla nautica come Marina di Ragusa e Marina di Porto Rosa.
La concorrenza per il futuro Marsala Yachintg Resort non manca, ma una volta realizzato c’è la consapevolezza che il luogo strategico al centro del mediterraneo, vicino a Pantelleria, alla Tunisia, alle isole Pelagie, a Malta e soprattutto alle Egadi costituisca un punto di forza straordinario per l’infrastruttura marsalese.