Due Ferrari, una rossa e una gialla e due Alfa Romeo anche queste, una rossa e una gialla, hanno colorato, rombato ed emozionato gli studenti delle terze classi, i prof e la dirigente dell’Istituto Comprensivo I.C. “Martiri della Resistenza” – di Calcio (BG) plesso Scuola Secondaria di I° grado.
Una mattinata all’insegna dei motori e della cultura, con la singolare iniziativa che si è svolta in Piazza Polivalente, trasformata per l’occasione in un mini circuito, usato per far conoscere le vetture e far provare le emozioni a bordo dei quattro bolidi Ferrari e Alfa. L’evento si inserisce nell’ambito di un progetto che nell’anno scolastico 2019/ 2020 con l’attivazione di un corso di Giornalismo Storico, curato dal professore Stefano Gelsomini, ha permesso ad undici studenti con un lavoro di ricerca, studio e approfondimento di pubblicare, in collaborazione con l’Associazione Italiana Per la Storia dell’Automobile, una monografia dal titolo “Il re dello Stelvio – Storia del pilota bergamasco Mario Tadini, il primo a credere in Ferrari”.
“Da tre anni l’Istituto Comprensivo “Martiri della Resistenza”, dedica uno dei suoi laboratori al giornalismo storico, durante il quale vengono approfonditi in modo critico fatti, eventi, vite di personaggi e realtà ancorati al contesto territoriale – le parole della dirigente scolastica Chiara Spatola -. Una storia concreta che si collega con la realtà presente, che riguarda da vicino gli studenti, che introietta in loro un senso di appartenenza e sveglia la loro curiosità e voglia di conoscere. La storia non dei grandi manuali, sempre più spesso dispersivi e difficili da comprendere, ma una storia co-costruita dagli alunni, sempre più in balia di strumenti digitali che favoriscono una memoria volatile e non duratura. Tutto ciò ha consentito ai nostri studenti di mettersi in gioco e di scoprire che Mario Tadini, celebre pilota della Ferrari, era nato a Bergamo, e non a Bologna come si era sempre creduto. Aver rinvenuto ciò, ha inorgoglito ancor di più i nostri studenti: non tanto per campanilismo, ma per quel particolare senso di identificazione con la sua caparbietà, con il suo spirito di iniziativa e di collaborazione che ha instillato negli alunni la curiosità e la “fame” di conoscere e riscoprire”.
Oggi l’evento sportivo con due Ferrari 360 Modena e Spider e due Alfa Romeo 4C che a proposito di identificazione e cultura legata al territorio, si identificano oltre che con l’Italia in senso assoluto, come due delle auto più conosciute nel mondo e realizzate nel nostro Paese, anche con Maranello, Modena e l’Emilia Romagna per la Ferrari e Arese, Milano e la Lombardia per l’Alfa Romeo.
Alla manifestazione, oltre alla Dirigente e al Sindaco di Calcio, hanno partecipato il Presidente dell’AISA, Loretta, ed il prof Silva, dell’Università La Sapienza di Roma.
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