Nel giorno in cui molto probabilmente Marc Marquez ha definitivamente vinto il suo sesto titolo consecutivo nella MotoGP, abbiamo avuto una certezza: che Marquez è battibile come qualsiasi pilota umano. Dopo il ko di due domeniche orsono da parte di Dovizioso, oggi è stato Rins a metterlo al tappeto. E come il Dovi, la vittoria di Rins è arrivata all’ultima curva dell’ultimo giro, proprio a un passo dal traguardo.
E questo vuol dire una sola cosa: che quando è pressato, quando si trova un avversario proprio vicino a lui, che gli morde il codone, lo tiene a tiro, lo bracca da vicino, MM93 non riesce a combattere ad armi pari con l’avversario. Si disunisce, perde il controllo della situazione e perde la gara.
Marquez ad onor del vero le ha provate tutte: ha giocato con il gatto con il topo , ha provato a scappare non c’è riuscito, allora ha tentato la carta di far passare Rins. Ma lo spagnolo della Suzuki non è caduto nel tranello, quattro curve e poi ha frenato vistosamente per farsi risuperare da Marquez. Come a dire: no, caro mio, questa volta vai avanti tu e io ti faccio soffrire sino alla fine e poi vediamo chi riesce a vincere. E così MM93 si è rimesso davanti ed ha capito che avrebbe portato alla vittoria Rins (sono parole sue) perché oggi la sua Honda non era in grado di dare lo strappo per staccare l’avversario.
Ma l’intelligenza di Marquez non si discute e allora ha provato a giocarsi l’ultima carta disponibile: ha giocato…sporco, ma sempre nel limite della correttezza sia chiaro, un po’ come faceva ai tempi d’oro Max Biaggi, un altro che i titoli mondiali li vinceva a raffica. MM93 ha iniziato a rallentare vistosamente in curva, costringendo Rins addirittura a fermarsi per evitare di tamponarlo E la cosa non piace ai puristi di questo sport. Lo avevamo detto a Max in tempi non sospetti (ricevendo una alzata di spalle e nulla più) e probabilmente oggi Marquez ci risponderebbe nello stesso modo. All’ultimo giro (che Rins non aveva capito di dover ancora correre convinto di essere arrivato secondo a ungaro prima), Rins ha ripreso Marc, ha resistito alle chiusura di curva ma poi lo ha beffato chiudendo la curva a destra e passando per meno di un metro la Honda di Marquez. E a quel punto si è scatenata la gioia del team Suzuki.
Un Marquez che gioca duro ancora non lo avevamo visto quest’anno. Segno che non è tranquillo anche se il suo vantaggio in classifica è imbarazzante. Ma anche un po’ scocciato nelle risposte, quando alla domanda se era più dispiaciuto del secondo posto con Dovi o con Rins ha risposto ai giornalisti di Skysport24, colpevoli solo di fare il loro mestiere: “Pensate piuttosto che ho 78 punti di vantaggio”. Grazie arrivederci e buonasera.
Ma perché i punti di vantaggio sono diventati 78? Semplice: perché il Gran Premio di Gran Bretagna è durato poche centinaia di metri per Andrea Dovizioso. Il forlivese della Ducati è stato travolto dalla Yamaha M1 di Fabio Quartararo subito in uscita dalla curva 1, la Copse, che ha perso l’anteriore subito dopo la partenza trovandosi per terra mentre arrivava il gruppo alle sue spalle. L’impatto tra le due moto è stato davvero molto brutto, con il Dovi che è stato letteralmente sbalzato dalla sella finendo rovinosamente a terra, mentre la Desmosedici ha preso fuoco terminando la sua corsa a pochi passi dalle barriere di protezione nella via di fuga esterna.
Entrambi i piloti sono sembrati subito doloranti, con Quartararo che comunque si è spostato dal luogo dell’incidente sulle proprie gambe mentre Dovizioso è stato portato via in barella prima di metterli anche lui in piedi in una zona di sicurezza. Il forlivese è poi stato accompagnato nella clinica mobile, dove sono stati fatti i primi controlli prima di decidere per il trasferimento nell’ospedale di Coventry per procedere con una TAC, necessaria a seguito di una momentanea perdita di coscienza avuta subito dopo l’impatto. Il Dovi ha riportato anche dolori ad un’anca, che verrà anch’essa sottoposta ad ulteriori visite.
Il resto della gara dice che Rossi ci ha provato per un bel po’ a restare con i primi, dopo si è dovuto accontentare del 4° posto dietro a Vinales che ora lo sopravanza in classifica. La Ducati di Petrucci ha chiuso al 7° posto. Danilo coinvolto marginalmente dal crash di Dovizioso, ha recuperato dal 14° posto dov’era precipitato con un gran finale. Da segnalare che Lorenzo ha conquistato 2 punti ed ora è alle spalle di Zarco che oggi ha avuto… il pregio di sbattere per terra oltre che se stesso, anche il suo compagno di squadra Oliveira. Complimenti vivissimi.
Ed ora sentiamo alcune dichiarazioni a fine gara, partendo dai dirigenti Ducati.
Davide Tardozzi: “Ho parlato con Andrea, adesso lo stanno portando a Coventry per uno scan alla testa perché ha preso un gran bel colpo. Ha male all’anca destra, però sembra non ci sia niente di rotto.
Alberto Giribuola, ingegnere di pista di Dovizioso: “È un vero peccato perchè avevamo recuperato un po’ di velocità durante il corso del fine settimana. Non credo sia colpa di Quartararo, ma purtroppo noi abbiamo sempre un po’ di sfortuna addosso”.
Fabio Quartararo: “È stata una prima curva abbastanza difficile. Rins ha fatto una buona partenza e alla prima curva ha perso il grip. Io stavo dietro e ho chiuso il gas abbastanza aggressivamente e ho avuto un high side. E ‘Dovi’ ha preso la mia moto. La cosa più importante è che entrambi stiamo bene e spero che lui sia ok. Non ho toccato il freno, ho solo chiuso il gas“.
Marc Marquez: “Questa gara mi dà rabbia, quella dell’Austria va bene, ma questa mi fa più male. Dopo aver condotto tutta la gara, sapevo che sarei arrivato alla fine al limite con le gomme. A metà gara ho rallentato per vedere se Rins voleva passare in testa per qualche giro. Ma lui non aveva niente da perdere e rallentava, solo che se fossimo andati più piano sarebbero arrivate le Yamaha. Il mio obiettivo era quello di perdere meno punti possibile per questo ho tirato tantissimo, ho fatto il possibile, ma ho perso proprio nella parte più semplice. Anzi, semplice no, perché già nel giro precedente aveva messo la ruota accanto a me, quindi forse aveva più gomma. Sapevo che quello era uno dei punti in cui poteva passarmi, ogni volta sentivo la moto. In pratica ho portato Rins alla vittoria… Ho provato a forzare ma si è chiuso l’anteriore e ho dovuto chiudere il gas per non cadere, così mi ha sorpassato. Non sono contento di perdere in questo modo, ma alla fine è il peggior risultato della stagione”.
Alex Rins: “Non è stato facile. Abbiamo fatto una gara pazzesca. Mi sentivo abbastanza a mio agio, c’è stato un momento in cui Marc ha chiuso il gas e voleva lasciarmi passare. Ma ho visto che era più forte di me. Gli unici punti in cui potevo superarlo erano o nel primo settore o sul traguardo, all’ultima curva. È stato incredibile. A 2 giri dalla fine ho passato Marc, perché pensavo stesse finendo la corsa, ma quando ho visto che andava ancora in pieno, mi sono reso conto che mancava ancora un giro. Pensavo fosse finita la gara“.
A cura di Enrico Biondi per RACING MEDIA CENTER
nella fotogallery qui sotto i protagonisti e le classiche: