L’idea ci è venuta guardando il rientro al parco chiuso dei tre piloti che domani partiranno in prima fila nel #AragonGP. Alla gioia di Quartararo, il rookie più veloce su due ruote del motomondiale, 2° in classifica dopo aver dato ancora una volta spettacolo, unita a quella di Vinales, che passo dopo passo porta la Yamaha ufficiale in terza posizione pensando domani di poter dire la sua su una pista ingannevole come quella di Aragon, fa da contraltare la passeggiata senza un pizzico di gioia di Marc Marquez verso il suoi meccanici, che lo aspettavano per festeggiarlo e invece lo hanno visto arrivare e stringere le mani a tutti come dire: “Calma ragazzi, è andato tutto bene, ma già lo sapevamo di essere i più forti”.
Ecco, questo strano comportamento (che fa a pugni con quello avuto una settimana fa a Misano, quando ha rischiato una sincope da quanto strarnazzava al suo arrivo sul palco delle premiazioni, ci fa pensare che Marquez sia ormai giunto a un livello tale che neppure un pole position, un’altra probabile vittoria domani, non lo soddisfino più.
Abbiamo sempre scritto che i piloti devono divertirsi in pista, dando il massimo e cercando sempre il limite. Oggi, a nostro personalissimo parere, Marc in pista NON si è divertito, NON ha dato il massimo e NON è mai andato al limite.
Sarà una impressione, ma MM93 ci pare abbia svolto da bravo studentello un compito in classe importante, di aver preso il massimo dei voti ma che in fondo nulla ha aggiunto, se non in termini numerici, alla sua classe immensa. Aiutato in questo da una moto, la Honda, che ormai lo sanno anche i sassi che è stata ideata, progettata sulle sue potenzialità. Come a dire: la moto io la voglio così, se agli altri compagni di avventura (Lorenzo, Crutchlow e Nakagami) sta bene ok, altrimenti si arrangino.
E gli avversari ad Aragon si sono adeguati: nel senso che le Yamaha hanno provato a ridurre il gap e in parte, ma solo in parte ci sono riusciti, ma per il fresto della truppa non sono certo rose e fiori e si accenna lla seconda fila conquistata con un supergiro dalla Aprilia di Aleix #Espargaró.
Ma le Ducati che fine hanno fatto? La migliore di tutte è stata quella del team Pramac grazie a un Jack #Miller in vena di fare il Fenomeno. Se invece dobbiamo parlare delle moto ufficiali, beh, allora stendiamo un pietoso velo che è meglio. Andrea #Dovizioso domani partirà in quarta fila, decimo tempo, Danilo Petrucci addirittura in quinta fila, perché ha chiuso con il 15° tempo, anche se partirà con il 14° tempo per via della feroce disavventura capitata a Pol Espargaró, leader della KTM e fratello di Aleix.
In generale si dice sfortuna, ma questa è sfiga nel vero senso della parola. A poche ore dal licenziamento in tronco del francese Zarco, per evitargli di farsi male (!) visto che ha chiesto e ottenuto di risolvere il suo contratto con #KTM con un anno di anticipo la Casa austriaca perde l’unico pilota competitivo e di riferimento, perché sa benissimo che non può chiedere al tester Mika Kallio di fare il Fenomeno (ha chiuso 19°, comunque davanti a un certo Jorge #Lorenzo). Aleix è stato vittima di un brutto high side al Cavatappino durante la FP4, nel quale ha rimediato la frattura del polso sinistro, per la precisione del radio, per la quale è già stato dichiarato “unfit”. Nel pomeriggio, è partito alla volta di Barcellona dove decideranno di intervenire chirurgicamente se sarà necessario.
Un giudizio su Lorenzo? Non ci è mai piaciuto sparare. E tanti meno sulla Crice Rossa, quindi evitiamo di spargere sale sulle ferite di un pilota che non riesce a trovare la strada per risorgere: il 20° posto è già di per sé una condanna grossissima da portarsi addosso.
Dovizioso e Petrucci non ci hanno neppure provato a far qualcosa di importante ad Aragon: preso atto che stare con i primi era proprio impossibile, hanno fatto quello che hanno potuto, cercando di mettere a posto la moto per domani. E forse, a detta di Dovizioso, potrebbe scapparci anche un podio, anche se davanti ci sono troppi pretendenti alla stessa poltrona.
Compreso un Valentino Rossi che si è visto bastonato ancora una volta da Vinales e Quartararo ma che ha un ritmo tale da far sperare in qualcosa di positivo. Per la vittoria neanche a parlarne, sia chiaro, però su uno dei due gradini a disposizione magari anche il Re di Tavullia potrebbe farci un pensierino.
Non ci resta che aspettare domani e scrutare il cielo: oggi il meteo prevedeva sfracelli e invece non è successo nulla se non nella nottata. Domani dovrebbe non piovere, ma da queste parti nessuno fa troppo affidamento sulle previsioni.
Lui, Marc Marquez, intanto incamera la non pole position stagionale e la 89ma della sua carriera iridata: neanche il sale sul codone ci sembra una buona soluzione per fermare il pentacampeon!
Marc Marquez: “Abbiamo fatto un bel giro soprattutto col primo pneumatico, mentre nel secondo ho commesso troppi errori. L’obiettivo era la pole e ci sono riuscito, anche se Quartararo è andato forte, ma quello che conta di più è la gara. L’importante è partire dalla prima fila. Il T1 è dove ho perso di più, soprattutto alla curva 2 e 3. Poi alla 12: lì è pericoloso perché si va molto veloce. Infatti due anni fa sono caduto. Domenica dipenderà tanto dalla temperatura in pista”.
Fabio Quartararo: “Sì, alla fine del giro mi sono arrabbiato, sbattendo anche il pugno contro il muro (a bassissima velocità, ndr) ma ho comunque fatto un giro al limite e uscire in prima fila in questo circuito è molto importante. Ho un passo abbastanza buono per domani e potrò dire la mia”.
Maverick Vinales:”Abbiamo fatto un grande passo in avanti ma questa notte bisogna lavorare molto bene per avere una moto pronta per la gara. Con le hard abbiamo un buon passo. Proverò a sfidare Marquez e se non sarà possibile lotterò per il secondo posto”.
a cura di Enrico Biondi per RACINGMEDIACENTER