Per il 2018 si prevedono 1.960.000 immatricolazioni (-0,6%) solo nel 2020 potremmo raggiungere la soglia dei 2 milioni
Andamento altalenante per il mercato auto che a luglio, grazie anche ad un giorno lavorativo in più, torna a crescere del 4,4%. Secondo quanto diffuso oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le vetture vendute nel 7° mese dell’anno sono state 152.393, quasi 6.500 in più rispetto alle 145.942 del luglio 2017 (+4,4%).
Il cumulato dei primi 7 mesi riduce la flessione a -0,7% con l’immatricolazione di 1.273.730 autovetture, rispetto a 1.283.242 del gennaio-luglio 2017.
“Benché in lieve ripresa, non è facile prevedere per il mercato auto in Italia un recupero rispetto allo scorso anno – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. Le immatricolazioni di autovetture nella seconda parte dell’anno, infatti, secondo la nostra stima, dovrebbero stabilizzarsi sui livelli del 2017, per portare il 2018 a un volume di immatricolazioni leggermente al di sotto dell’anno precedente, con 1.960.000 autovetture (-0,6%)”.
Nel 2018, dopo 4 anni consecutivi, dovrebbe arrestarsi il percorso di recupero del mercato auto, che si allineerebbe ai livelli registrati nel 2010. Tra i canali di vendita, a fine 2018 il noleggio è stimato ristabilire le distanze dalle società, dopo un 2017 con quote molto simili. A fine anno la rappresentatività di questo ultimo dovrebbe raggiungere il 23,4% del totale (+1,5 punti), confermandosi l’unico canale di vendita in crescita, grazie alla dinamicità del lungo termine. Le società si dovrebbero fermare al 21,2% di quota e i privati al 55,4% del totale mercato (-1,4 p.p.).
“Lo scenario di lungo periodo – continua il Presidente – indica per il 2019 un andamento delle immatricolazioni di autovetture di poco superiore a quanto registrato nel 2017, a 1.980.000 unità, segnando un incremento dell’1%. Solo nel 2020 si prevede che il mercato possa superare la soglia di 2.000.000 di immatricolazioni”.
“Con questi tassi di crescita – conclude Crisci – e senza interventi di stimolo al rinnovo del parco circolante, si fa fatica a vedere un impulso considerevole sul ricambio del parco auto anziano, che conta ancora oggi oltre il 20% di vetture ante Euro 3”.
volumi | var.% | |
2017 | 1.971.195 | 8,0 |
2018 | 1.960.000 | -0,6 |
2019 | 1.980.000 | 1,0 |
2020 | 2.008.000 | 1,4 |
2018-2020 stime Centro Studi UNRAE
L’analisi della struttura del mercato rileva per luglio un nuovo calo del diesel pari al 5,2%, con una quota di mercato che perde oltre 5 punti fermandosi al 51% del totale; flessione determinata dalla forte riduzione degli acquisti dei privati (-16,8%), a fronte di un incremento delle vendite negli altri canali, in particolare le società (+11,8%), realisticamente per il riassortimento delle giacenze in vista dell’entrata in vigore, il 1° settembre, delle nuove norme di omologazione dei veicoli (WLTP e RDE). Nei primi 7 mesi la flessione è del 6,2% e la quota, in discesa di 3 punti percentuali, si posiziona al 53,6% del totale.
Di ciò ne hanno beneficiato le auto a benzina che crescono nel mese dell’11,3%, al 33,1% di quota sul totale, con una crescita nella sola area privati del 26,7%, a fronte di una flessione del 20% nelle società. Nel cumulato gennaio-luglio l’incremento, decisamente più contenuto, è pari al 2,8%, coprendo 1/3 delle vendite totali. In crescita tutte le altre alimentazioni: il Gpl (+8,5%) riduce il calo del cumulato al -2,8% e sale all’8,1% di quota nel mese (6,3% nei 7 mesi), grazie agli acquisti di società e noleggio.
Le vetture ibride incrementano i volumi in luglio del 47%, superando il 5% di rappresentatività sul mercato e oltre il 4% nel cumulato. Grazie all’offerta di nuovi modelli, il metano cresce del 67,8%, portandosi al 2,2% di quota nel mese e al 2,3% nei 7 mesi. Le elettriche, con il contributo dei privati e soprattutto del noleggio, incrementano i volumi di oltre il 340% nel mese, raggiungendo lo 0,4% di quota sul totale (0,2% nel cumulato e +153% in volume) con 2.906 unità nei sette mesi.
In luglio si portano in territorio positivo gli acquisti dei privati (+1,5%), al 56,9% di quota di mercato, anche se i volumi nel cumulato si mantengono in flessione del 4,3%, scendendo al 54,1% di quota (-2 p.p.). Le società incrementano gli acquisti del 4,6% in luglio, recuperando qualche decimo di quota nel mese e nel cumulato (rispettivamente al 25,4% e al 20,5% del totale), grazie all’aumento dell’8,5% delle autoimmatricolazioni.
Incremento a doppia cifra per il noleggio nel mese (+13,3%), grazie al contributo di crescita del lungo termine (+20,4%), a fronte di una flessione del 35,9% del breve termine. Nei 7 mesi l’aumento è del 6,4%, dove rappresenta oltre 1/4 delle vendite totali.
Nei segmenti flettono a doppia cifra in luglio le city car e l’alto di gamma, mentre le medie del segmento C crescono di quasi il 18%, raggiungendo nel mese il 35,2% di quota (33,9% nel cumulato) ad un passo dal raggiungere le utilitarie (B). Da segnalare la flessione di tutte le carrozzerie, ad eccezione dei fuoristrada (+10,6%) e dei crossover (+43%); leggero segno più anche per le multispazio.
Buon andamento per tutte le aree geografiche del nostro Paese, mentre rimane sostanzialmente stabile il Nord Ovest, unica area in flessione nel cumulato, dove si conferma al secondo posto come quota sulle vendite, a beneficio del Nord Est. Torna a ridursi a luglio l’emissione media ponderata di CO2 (-1,4%), che mantiene stabile il cumulato dei 7 mesi.
Le vendite di auto usate, infine, sono cresciute a luglio dell’1,4% con 384.318 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome di un operatore in attesa della rivendita a cliente) rispetto a 378.884 dello stesso periodo 2017. Nei 7 mesi siamo ancora in territorio negativo con un calo del 2,8% a 2.692.089 auto trasferite (2.768.661 7 mesi 2017).
ANSA