Da Formula 1 a Formula smarrita il passo è breve. A qualche ora dalla fine del GP d’Australia a Melbourne, c’è ancora un po’ di smarrimento nella testa, non solo di chi segue la Formula 1 da addetto ai lavori, ma ancor di più degli appassionati che, magari hanno fatto una bella levataccia, nel giorno della Domenica delle Palme, per assistere ad una bella gara, combattuta fino all’ultimo metro in pista.
Le domande che viene naturale porsi, dopo quanto accaduto per l’ennesima volta in pista sono tante, e forse se le porrà o se la riderà sotto i baffi anche l’ex direttore di gara, Micheal Masi, defenestrato per la sua incertezza nel decidere il da farsi durante un gran premio, e presente nel paddock di Melbourne come ospite. Come dice spesso il buon Marc Gene in telecronaca, stavolta è il caso di dirlo e ribadirlo: “Io non ho mai visto questo”.
🚩 RED FLAG 🚩
MULTIPLE CARS ARE OUT!!! #AusGP #F1 pic.twitter.com/zycwEEjlWs
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Il risultato finale vede, ancora una volta – la terza su tre gare del 2023 – una Red Bull sul gradino più alto del podio. Questa volta quella del campione del mondo Max Verstappen, al secondo posto un pimpante Lewis Hamilton con la sua Mercedes che torna competitiva – lo era stata anche con Russell, fino al cedimento del motore – e al terzo posto ancora Fernando Alonso con la Aston Martin.
In casa Ferrari invece è notte fonda, con due auto e due piloti che tornano dalla trasferta australiana con zero punti. Leclerc si ferma alla terza curva – forse poteva stare più calmo in partenza – sulla ghiaia di Melbourne, dopo un contatto con una Aston Martin.
Sainz, invece, autore di una bella rimonta, visto che subito dopo il suo pit stop era arrivata la prima bandiera rossa di giornata, dopo il crash di Albon su Williams, ed era scivolato in undicesima posizione, si era riportato fino al terzo posto nel finale, quando si è però scontrato con il suo idolo/rivale/amico Fernando Alonso, azione secondo i giudici da penalizzare con cinque secondi che, con il finale dietro la safety car, lo hanno relegato fino al dodicesimo posto, fuori dai punti.
The incident involving Kevin Magnussen that led to our third restart of the day! 💥#AusGP #F1 pic.twitter.com/PLxHFsZMhK
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Ma fin qui il racconto può sembrare quello normale di una gara con diversi episodi duri e una decisione altrettanto dura dei giudici, in realtà quello che si è verificato negli ultimi giri è grave e quasi farsesco. Due bandiere rosse, la prima dopo il botto di Magnussen e la ruota della sua Haas che ha sfiorato l’Alfa Romeo di Zhou Guanyu e una ripartenza con la safety car che si voleva evitare e che, invece, alla fine è proprio quello che si è verificato, causando, tra l’altro, con le partenze da fermo il caos, con il dritto di Stroll e gli incidenti tra le due Alpine di Ocon e Gasly.
Insomma, decisioni che lasciano a desiderare e che non aiutano uno sport, sempre più in crisi dal punto di vista dell’appeal e, soprattutto, che non lo rendono sicuro, se non si sa esattamente come affrontare la situazione di volta in volta in pista. La sicurezza dei piloti che si voleva salvaguardare, prima di ogni cosa, con le bandiere rosse, alla fine ha creato più pericoli che altro. Fortunatamente, nessuno si è fatto male e siamo qui a raccontare della delusione di Sainz e dei piloti increduli per quelle bandiere rosse nel finale quando, invece, si poteva finire la gara dietro la vettura di sicurezza.
Speriamo si diano una regolata in FIA, perché così è una Formula 1 che ha perso la bussola e che somiglia sempre meno a quella che era un tempo.
Così al traguardo:
Pos | Pilota | Team | Distacco |
1 | Max Verstappen | Red Bull-Honda | |
2 | Lewis Hamilton | Mercedes | 0.179 |
3 | Fernando Alonso | Aston Martin-Mercedes | 0.769 |
4 | Lance Stroll | Aston Martin-Mercedes | 3.082 |
5 | Sergio Perez | Red Bull-Honda | 3.320 |
6 | Lando Norris | McLaren-Mercedes | 3.701 |
7 | Nico Hulkenberg | Haas-Ferrari | 4.939 |
8 | Oscar Piastri | McLaren-Mercedes | 5.382 |
9 | Guanyu Zhou | Alfa Romeo-Ferrari | 5.713 |
10 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri-Honda | 6.052 |
11 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo-Ferrari | 6.513 |
12 | Carlos Sainz* | Ferrari | 6.594 |
A cura di Carlo Antonio Rallo
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