Il blocco delle quote tonne per la Sicilia deciso dal sottosegretario leghista Franco Manzato, che stabilisce le cifre massime di pescato, suona come un vera presa in giro per i tanti elettori dell’Isola, della provincia di Trapani e della stessa Favignana che hanno dato il loro consenso a Salvini e al suo partito.
In realtà lo stesso Ministro Salvini non ha mantenuto molte delle sue promosse elettorali. Fra queste vi è il taglio delle accise sulla benzina. Era uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale dello scorso anno ma poi totalmente abbandonato.
Doveva essere, addirittura, il primo Consiglio dei ministri a tagliare le accise, ma questo provvedimento non è mai arrivato. Non è mai stato inserito nella legge di Bilancio, anzi, addirittura, nel 2020 potrebbero anche aumentare.
Una promessa dunque fatta solo per acchiappare voti e poi non mantenuta. Il carburante gli automobilisti italiani continuano a pagarlo molto caro, e per buona parte, come sappiamo, il costo eccessivo dipende proprio dalle accise. Da tempo ormai il vicepremier non ne parla e cerca di evitare l’argomento così imbarazzante, ma sui social c’è chi glielo ricorda.
Su twitter, ad esempio, c’è una sorta di rivolta contro il ministro dell’interno e l’hashtag “accise” è diventato trend topic sul social network. Tantissimi i tweet con cui si ricorda a Salvini della sua mancata promessa, più volte ribadita in campagna elettorale e anche dopo il voto.
Ecco il video (qui sotto) in cui Salvini, con tanto di lavagna, spiega quali sono le accise da tagliare, quelle più datate, la crisi del Canale di Suez, la guerra di Etiopia, disastro del Vajont e poi, alluvione di Firenze, terremoto del Friuli e del Belice. Insomma era tutto ben chiaro nei programmi di Salvini, era proprio chiaro che quelle promesse sarebbero servite ad aumentare i voti e basta. Ogni volta che ci si ferma alla stazione di servizio continuano a pagare le accise.