Quando sembrava una pole appannaggio Ferrari, ad Hockenheim la spunta il campione del mondo in carica Hamilton con la Mercedes, davanti a Verstappen con la Red Bull e al compagno di squadra Bottas.
Quarto Gasly con la seconda Red Bull e quinto un velocissimo Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo. E le Ferrari, che fine hanno fatto, dove sono? Leclerc nel corso della q2 è rimasto fermo ai box con un problema al sistema di alimentazione e partirà in decima posizione. Sebastian Vettel, addirittura, ha avuto problemi già nel q1.
A tradire la sua SF90 è stato un problema al turbo e Vettel partirà in fondo allo schieramento. Un disastro per la Ferrari che aveva cominciato al meglio il suo weekend, con le monoposto rosse sempre veloci. Quando, invece, si doveva concretizzare, nelle qualifiche, arrivano due gravi cedimenti tecnici che vanificano il buon lavoro fatto fino a quel momento. L’amarezza per il team di Maranello è doppia, considerando che aveva a disposizione la monoposto più veloce del lotto che certamente avrebbe chiuso davanti a tutti e su un circuito che non era dato tra i più adatti alla SF90. Lo scorso anno per la Ferrari e soprattutto per Vettel, qui in Germania iniziò quel periodo di crisi che, oggi, ad un anno di distanza continua, non permettendo alle due monoposto di finire le qualifiche.
Vedremo in gara cosa riusciranno a fare i due piloti Ferrari. Hanno tra le mani una monoposto veloce che, deve, però, recuperare l’affidabilità se vuole arrivare fino in fondo.
Leclerc: “Sulla mia macchina c’è stato un problema con il sistema della benzina (alimentazione o pescaggio carburante, ndr). È difficile, accadono momenti negativi. Domani farò di tutto perché diventi una giornata Ferrari
Binotto: “Rammarico e delusione. Lo siamo tutti come squadra. Arrabbiati con noi stessi. Sono cose che non devono capitare ma purtroppo sono capitati. Per Sebastian un problema all’intercooler. Per Charles un problema all’alimentazione. Sento io per primo la responsabilità”.