“Giù la visiera e piede a tavoletta” è il libro di Renata Nosetto che verrà presentato domani, sabato 13 febbraio, alle 10:15 presso la Scuderia Belle Epoque di via Righi 1/b a Corlo di Formigine in provincia di Modena. Modererà in video a distanza il giornalista Leo Turrini. Alla presentazione parteciperanno anche alcuni meccanici dell’epoca. Il libro è il racconto della vita di Roberto Nosetto, della sua storia e del sogno realizzato di lavorare per la Ferrari, di girare le piste del mondo assieme alla Formula 1. Nosetto a novembre del ’76 diventa direttore sportivo della Ferrari e vince il campionato del mondo. Poi dirigerà la pista di Fiorano e per dieci anni sarà a capo del circuito di Imola organizzando 10 GP di F1.
Il libro di Renata Nosetto, moglie di Roberto, ha la prefazione del giornalista della Rai e per tanti anni inviato ai box della Formula 1, Ezio Zermiani, che scrive: “Questo libro certifica lo snodarsi continuo di un diario rigorosamente contrassegnato dal percorso quotidiano della vita, senza titubanze o amnesie, con fatti e cifre di chi stando rigorosamente ad un passo di lato dal drake, ha saputo capire, indirizzare e consigliare un uomo che ha creato il mito. E ci fa capire ancora di più l’essenza di Enzo Ferrari che, probabilmente, non è stato il superuomo leggendario posseduto da un’omniscienza in tutti i campi dello scibile umano. No, semplicemente, il Commendatore ha avuto una sola capacità: conoscere l’animo umano. Non è poco. Ha saputo contornarsi di uomini validi, capaci, geniali e fedeli: un agitatore di questi uomini. A volte, anche, mettendoli in competizione l’uno con l’altro. E Roberto Nosetto era uno di questi. Lo si è capito nella prima conferenza stampa all’indomani del GP di Imola sul tracciato dedicato al figlio Dino“. Ecco il video dell’intervista a Enzo Ferrari, pubblicata su motoriedintorni grazie a Renata Nosetto:
La biografia di Roberto Nosetto:
Nato a Torino il 11 settembre 1942 , frequenta il Liceo Massimo d’Azeglio ma viene folgorato dalla
passione per le auto dopo aver assistito al Gran Premio del Valentino di Formula 1 nel 1952 e decide
di diventare ingegnere e andare a lavorare con Enzo Ferrari Nel 1962 scrive al Drake , la risposta non si fa attendere: “Studi, auguri e cordiali saluti”. Il 6 novembre 1967 si sposa con Renata Musso. Iscritto al Politecnico si laurea il 30 maggio 1968, con una tesi sul motore testa rossa Ferrari con il quale aveva sempre mantenuto i contatti. Il 2 giugno Ferrari lo “sistema” al Politecnico come assistente del Professor Morelli, fa ricerche aerodinamiche per il CNR e contemporaneamente tiene lezioni. Dal giugno 1969 fino a novembre 1976, Ferrari, lo manda alla CSAI a Milano e all’Autodromo di Monza dove sotto la direzione dell’ingegner Bacciagaluppi, direttore dell’autodromo completa la sua formazione. Diventa il rappresentante italiano della commissione Tecnica Circuiti e Sicurezza prima della CSI (Commission Sportive Internationale) poi della Fisa , Fédération International Sport Automobile. Da novembre 1976 fino a dicembre 1977 diventa il Direttore Sportivo della Ferrari e vince il Campionato del Mondo. Nel 78 fino al 79 è direttore della pista Ferrari di Fiorano, quindi Ferrari lo “trasferisce” a Imola, per organizzare almeno un Gran Premio, sul circuito che porta il nome di suo figlio. Oltre alla ricerca di sponsor, disegna le tribune, la torre Marlboro, l’ospedale e apporta modifiche al tracciato della pista per ottenere l’omologazione. Saranno 10 i Gran Premi da lui organizzati, il primo d’Italia, in sostituzione di Monza e gli altri di San Marino. Dal 1989 al 91 diventa Promotore/Organizzatore dei Gran Premi di Formula 1 del Belgio a Spa – Francorchamps e dell’Arizona a Phoenix alle dirette dipendenze di Bernard Ecclestone e un anno dopo è Direttore del Dipartimento Formula 1 della FISA, assistente diretto del Presidente Jean Marie Balestre. Dal 93 al 99 diventa Race Director del Campionato Mondiale di Motociclismo gestito dalla Dorna, quindi passa con le stesse mansioni al Campionato del Mondo Superbike gestito da Maurizio Flammini. Diventa Capo dell’ufficio SBK a Londra presso la Octagon Motorsport. Nel 2003 e per un anno fa un breve ritorno alle quattro ruote per il lancio del nuovo campionato come Technical and Sporting Manager del Campionato Superstars. Nel 2004 si ritira a vita privata
La biografia di Renata Nosetto:
Nata a Torino il 29 luglio 1942 E’ stata cintura marrone di Judo, in pratica nera ma la proibizione della
mamma di andare a Roma per certificare il passaggio, le impedì l’iscrizione nell’albo della Federazione. Nel 1962 si diploma all’Istituto Tecnico Plana in Odontotecnica. Lascia il lavoro per aprire un laboratorio in proprio. Nel 1967 sposa Roberto e due anni dopo segue il marito su tutti i campi di gara. Ferrari in persona autorizza la presenza ai box dei vari circuiti. Dal 1980 al 1989 lavora in SAGIS all’ Autodromo Dino Ferrari come assistente del Direttore con mansioni di relazioni pubbliche con gli sponsor, allestimento sala stampa e recupero crediti. Dall’89 al 91 lavora al circuito di Spa Franchorchamps in
Belgio e a Phoenix in Arizona come responsabile amministrazione biglietteria e Manager delle sale
stampa. Due anni dopo per la FISA diventa Capo Ufficio Stampa Campionato del Mondo Formula 1.
Dopo due anni passa in Dorna come Capo ufficio stampa del Campionato del mondo di Moto.
Autrice della guida “Vademecum” e Media Regulation, è anche l’ideatrice della pubblicazione del
Rapporto sulle Cadute così come organizzatrice del “Ring”, gli incontri ravvicinati tra piloti e pubblico
il giovedì precedente la manifestazione. Collaborazione stretta con i cronometristi per l’elaborazione
di nuovi report dei tempi in gara e prove, pubblicazione periodica della rassegna stampa mondiale
dedicata agli sponsor. Nel 1999 passa al Flammini Group sempre come Capo ufficio stampa del Campionato del Mondo Superbike (con le stesse funzioni che aveva nel Mondiale Moto). Organizza anche l’ufficio SBK a Londra presso la Octagon Motorport. E dal 2003 al 2004 si occupa dell’ufficio stampa del campionato Superstars prima di ritirarsi a vita privata nel 2004.
a cura di Carlo Antonio Rallo
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