Con l’asciutto o con il diluvio il risultato non cambia, là davanti, sulla pista di Spielberg, (questa volta si corre il GP di Stiria), partirà sempre una Mercedes. Ad otto giorni di distanza dalla prima gara dell’anno, questa volta la pole position è del campione del mondo Lewis Hamilton, che per l’89^ volta in carriera partirà davanti a tutti.
Sotto una pioggia battente Hamilton impone a tutti le sue doti di guida rifilando distacchi abissali tra se e gli altri.
In prima fila, in seconda posizione, c’è l’olandese Max Verstappen su Red Bull. La seconda fila è invece appannaggio dello spagnolo Carlos Sainz e dell’altro pilota della Mercedes Valtteri Bottas. In terza fila, al quinto posto, la Renault di Esteban Ocon e al sesto l’altra Mclaren del giovane Lando Norris.
La settima casella della griglia di partenza è occupata invece da Alexander Albon con la seconda Red Bull. All’ottavo posto c’è la prima delle AlphaTauri di Pierre Gasly. A chiudere la top ten, in nona posizione la Renault di Daniel Ricciardo e al decimo posto la prima delle due Ferrari di Sebastian Vettel.
La seconda, quella di Leclerc partirà in undicesima posizione al fianco della Willams di George Russel. Male le due Alfa Romeo di Raikkonen sedicesimo e di Antonio Giovinazzi, addirittura diciannovesimo.
Domani la battaglia dipenderà molto dalle condizioni meteo, ma certamente tra Hamilton e Verstappen ci saranno scintille sin dalle prime battute. L’olandese è uno dei pochi che riesce a mettere sotto pressione il campione inglese.
Dietro, le due Mclaren confermano l’ottimo stato di forma in questo inizio 2020, in attesa, l’anno prossimo, del ritorno alla power unit Mercedes.
La Ferrari, invece, anche sul bagnato dimostra di non avere un pacchetto performante. Non sarà facile domani per Vettel e Leclerc risalire le posizioni con una monoposto che appare molto lontana da Mercedes, Red Bull e dalla stessa Mclaren. In fabbrica, a Maranello, siamo sicuri si lavori giorno e notte per cercare di correre ai ripari. La SF1000 non è al momento la monoposto che il team principal Mattia Binotto voleva vedere in pista, e tantomeno se l’aspettavano i tifosi della Rossa, delusi ancora una volta da una vettura per nulla competitiva.
a cura di Carlo Antonio Rallo
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