Se anche con tre ruote la Mercedes del campione del mondo in carica Lewis Hamilton arriva alla vittoria a Silverstone, dopo aver fatto una corsa magistrale, sbaragliando la concorrenza, limitata a quella di Verstappen ma molto molto distanziato, c’è ben poco da fare, questo mondiale 2020, anomalo, pandemico, è già nelle mani della “Freccia d’argento/nera” e del suo pilota di punta.
I record di Hamilton – Tanto per dare qualche numero, l’inglese conquista la 87^ vittoria in carriera, la settima a Silverstone e ora si trova a sole 4 vittorie da Micheal Schumacher, un traguardo solo qualche anno fa impensabile da poter raggiungere. Ha segnato il record in qualifica e ora si trova a 30 punti di vantaggio sul compagno di squadra.
La gara – 51 giri vissuti con le due Mercedes che hanno guidato la corsa senza alcun problema e solo i due interventi delle Safety car per gli incidenti tra Magnussen e Albon (penalizzato) e quello di Dani Kvyat hanno contenuto il divario tra i primi due Hamilton/Bottas e i rivali. A un giro dalla fine succede ciò che non ti aspetti, a Bottas cede una gomma della sua monoposto, è costretto a rientrare ai box e cambiare le gomme per completare la gara, non riuscirà ad agguantare nemmeno il punticino del decimo posto che fa suo Sebastian Vettel, autore di una gara a dir poco opaca, senza ritmo, mai nel vivo della competizione. Qualche istante dopo, è la vettura capofila di Hamilton che subisce lo scoppio dell’anteriore sinistra, ma l’inglese non si ferma completa il giro e con Verstappen che ha perso tempo per cambiare le gomme, riesce a vincere, davanti alla Red Bull dell’olandese e al Ferrarista Leclerc che si ritrova sul podio inaspettatamente.
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— Formula 1 (@F1) August 2, 2020
Finale pazzo – Un finale pazzo di gara che sconvolge solo a metà i piani Mercedes e che regala qualche piccola soddisfazione agli avversari (Red Bull e Ferrari) che possono contare su mezzi di una categoria diversa. Bisogna dirlo, la Mercedes attuale è di una categoria a parte e difficilmente si potrà battere quest’anno se non interverranno in gara problemi esterni come quello delle gomme avuto dai due piloti.
Top ten – Al traguardo dunque Hamilton, Verstappen e Leclerc sul podio, poi al quarto posto Daniel Riccardo con la Renault, quinto Lando Norris con la Mclaren, sesto Ocon con l’Altra Renault, settimo Gasly con l’AlphaTauri, ottavo Albon con la seconda Red Bull, nono Stroll con la Racing Point e decimo come anticipato Vettel con la seconda Ferrari.
Le parole dei protagonisti a caldo
Vettel: “il risultato è stato scarso ma la macchina era estremamente difficile da guidare e non mi dava fiducia. Se fatico così tanto c’è qualcosa che non è andata come doveva. Chi mi stava vicino era più veloce di me. L’auto non mi consentiva di attaccare”
Binotto: “Leclerc è stato bravo a gestire le gomme perché con l’assetto scelto l’usura era forte. Lui è riuscito a Trovare il ritmo giusto. Vettel non era a suo agio per tutto il week end. Dobbiamo analizzare i dati con lui perché possa essere a suo agio e lottare nel prossimo Gp”
Leclerc: “Sarei stato contento anche del 4. posto perché ho massimizzato quel che avevo. Sono proprio contento della gestione gomme che ho saputo fare. siccome avevamo assetto scarico, la macchina in curva scivolava e degradava di più le gomme. Eppure siamo riusciti”
Hamilton: “Bottas ha spinto più di me, io ho gestito le gomme e quando ho saputo del suo problema ho guardato le gomme sembravano ok, ero tranquillo ma poi di colpo in rettilineo è scoppiata. Avevo il cuore in gola, perdevo pezzi, cercavo di arrivare.”
Verstappen: “Se non fossi rientrato forse avrei vinto. A 10 giri dalla fine le gomme non erano in grandi condizioni e dopo la foratura di Bottas ci siamo consultati e per sicurezza sono rientrato”.
a cura di Carlo Antonio Rallo
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