Oggi nel 33° anniversario della sua scomparsa bisogna ricordarlo invece, come un uomo normale, come lui stesso si definiva, un uomo qualunque che però aveva una passione smisurata per le auto e le corse e quelle auto da Modena, sua città natale, e poi a Maranello, sede dell’azienda, diventeranno semplicemente le più ammirate, invidiate, sognate e amate della storia, molto più chiaramente: le auto più belle del mondo.
C’è poco da fare, a 33 anni dalla morte di Enzo Ferrari, nonostante l’azienda sia totalmente cambiata e proiettata nella nuova dimensione globale, la Ferrari rimane, però, l’unica tra le case automobilistiche ad infondere alle sue automobili un carattere, una passione per la sportività e il mondo delle corse, ma anche una tecnologia e una innovazione che assieme danno a quella costruzione meccanica un’anima.
Sì, le vetture del Cavallino continuano ad avere a differenza di tutte le altre un’anima propria, forte, impetuosa, vincente, come quella del suo fondatore.