Da Lamborghini a Ferrari, dalla Motor Valley italiana, nel cuore dell’Emilia Romagna, alla capitale dei motori, Torino, l’industria automobilistica si è fermata con la produzione ma ha riconvertito o ha messo a disposizione parte dei propri impianti per realizzare dispositivi utili alla sanità come mascherine, dispositivi di protezione e ventilatori polmonari, indispensabili nelle terapie intensive per salvare le vite degli italiani colpiti dal covid-19.
“Ci sembrava indispensabile e logico dare il nostro contributo e mettere a disposizione le nostre competenze e le strutture”, le parole dell’amministratore delegato Lamborghini Stefano Domenicali.
A Sant’Agata Bolognese, dove si producono i bolidi del “Toro”, ora si producono anche mascherine e visiere in policarbonato destinate al personale sanitario dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Gli ingegneri della Casa sono riusciti a stampare in 3d strumenti per testare l’efficacia dei ventilatori polmonari. I dispositivi prodotti vengono inviati all’università del capoluogo emiliano per le verifiche e i test necessari prima di essere distribuiti.
In Emilia, dove si producono i motori V6 per i RAM, i giganteschi pick-up americani, si lavora a pieno regime per produrre i ventilatori polmonari. Nello stabilimento di Cento in provincia di Ferrara, i tecnici di FCA hanno trovato la soluzione ideale e collaborano con la Siare Engineering, l’azienda bolognese unico produttore italiano di ventilatori per la terapia intensiva.
Ai 35 dipendenti della Siare si affiancano altri 30 tecnici per puntare al raddoppio della produzione. L’azienda a breve potrà beneficiare del know-how di FCA che ha già sviluppato una trentina di valvole elettroidrauliche che permetteranno di realizzare 4.000 ventilatori in pochi mesi. La Ferrari, inoltre, sta fornendo supporto nell’approvvigionamento di componenti per ventilatori polmonari sui mercati internazionali, accelerando i tempi di produzione.
La Casa di Maranello, inoltre, insieme ad altre società del gruppo Exor-FCA, ha anche offerto alla Siare Engineering la disponibilità per produrre alcuni parti meccaniche delle attrezzature occorrenti per i ventilatori all’interno degli stabilimenti di Maranello.
L’industria dell’automobile italiana, che al momento non sa quando potrà tornare a realizzare vetture, non sta ferma e non resta a guardare da spettatrice un Paese che più che mai ha bisogno dell’aiuto e della generosità di tutti.
Carlo Antonio Rallo
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