Fernando Alonso ha vinto la 24 ore di Daytona al volante di una Cadillac del team Wayne Taylor. C’è da stupirsi ma non più di tanto per la vittoria del campione spagnolo. Sappiamo di che pasta è fatto e tutto il mondo dell’automobilismo sa qual è il suo valore dietro ad un volante. Lo ha dimostrato già lo scorso anno vincendo l’altra storica gara di durata a Le Mans, alla guida di una Toyota. Il campione spagnolo dopo i titoli iridiati con la Renault nel 2005 e 2006, subito dopo lo strapotere del binomio Ferrari-Schumacher, sembrava destinato a vincere tanti altri titoli, ma le corse e la sua storia hanno preso un direzione diversa. Erano gli anni in cui Renault non era vincente come prima, e quando è passato alla Ferrari pur lottando sempre al top e fino all’ultimo, per un motivo o per un altro il campione è rimasto all’asciutto di titoli. Gli ultimi anni poi, con la decisione di tornare alla Mclaren dove era stato nel 2007, anno del debutto di Hamilton, sono stati quelli più duri per il campione di Oviedo che non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale per gli evidenti limiti della sua Mclaren, mai competitiva. Anche e soprattutto per questo il pilota ha deciso di lasciare la F1 e di andare a correre negli Stati Uniti e nelle gare endurance dove si trova a suo agio. Anche se non sembra un addio ma solo un arrivederci quello di Fernando alla massima formula.
La gara di Daytona – Fernando Alonso si è aggiudicato la 24 ore di Daytona, alla guida della Cadillac condivisa con Kamui Kobayashi, Jordan Taylor e Renger van Der Zande. La gara è stata caratterizzata da una pioggia battente che ha costretto gli organizzatori ad interromperla con la bandiera rossa intorno alle 13.00 ore italiane, ma dopo un’ora e 45 minuti di stop la corsa è ripresa. Nel finale, quando mancavano 10 minuti al termine la decisione del direttore di gara di sospendere definitivamente, congelando la classifica che in quel momento vedeva l’equipaggio di Alonso in testa. Per Alonso, arriva così la seconda prestigiosa vittoria in una gara endurance. E’ il terzo pilota di F1 dopo Phil Hill nel 1964 e Mario Andretti nel 1972 ad entrare nell’albo d’oro della gara.
Anche Zanardi in Gara – Alonso ha attirato i riflettori su di sé e sul suo team ma in gara a Daytona c’era anche il nostro Alex Zanardi al volante della BMW M8 GT3 che ha chiuso in trendaduesima posizione assoluta, nona di classe. Vittoria per la Lamborghini nella classe GTD con la Huracan GT3 numero 11 del team GRT Grasser. Engelhart, Ineichen e Breukers e l’italiano Bortolotti hanno battuto Audi e Lexus chiudendo al 17° posto assoluto.
Carlo Antonio Rallo
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