Grazie alla sua dedizione, negli anni Ottanta l’azienda avviò un processo di diversificazione che l’ha portata, nel tempo, a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall’automotive.
Tra i capolavori che Paolo Pininfarina ha tenuto personalmente a battesimo, due gli sono stati particolarmente cari: la concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che decise di realizzare nel 2013 in memoria del padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno e che egli stesso svelò al Salone dell’Auto di Ginevra 2019.
Tra i capolavori che Paolo Pininfarina ha tenuto personalmente a battesimo, due gli sono stati particolarmente cari: la concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che decise di realizzare nel 2013 in memoria del padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno e che egli stesso svelò al Salone dell’Auto di Ginevra 2019.
La laurea a Torino, poi la formazione all’estero in Cadillac, Honda e General Motors
Paolo Pininfarina nasce a Torino il 28 agosto 1958. Laureatosi in Ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino, dopo una serie di esperienze formative e professionali all’estero tra cui in Cadillac, Honda e General Motors, nel 1982 inizia il suo percorso professionale in Pininfarina e nel 1987 assume la carica di presidente e amministratore delegato della Pininfarina Extra, società del gruppo specializzata in design industriale, arredamento, architettura, nautica e aeronautica.
Dal 1988, è membro del consiglio di amministrazione e dal 2002, membro del Comitato di direzione della capogruppo Pininfarina. Nel 2006, viene nominato vice presidente di Pininfarina e nel 2008, dopo la scomparsa improvvisa del fratello Andrea, assume la posizione di presidente.
Il cordoglio dell’azienda
Il consiglio d’amministrazione e l’azienda – si legge in una nota – si raccolgono intorno alla famiglia nel ricordo della figura professionale e umana di Paolo Pininfarina, che per tanti anni ha profuso impegno, entusiasmo ed energia nell’azienda fondata da suo nonno Battista nel 1930, presiedendola dal 2008 ad oggi.
“A nome del cda, del collegio sindacale e di tutti i dipendenti Pininfarina – afferma l’amministratore delegato Silvio Angori – esprimo profondo dolore e cordoglio per la perdita del nostro caro presidente. Siamo tutti estremamente riconoscenti all’ingegnere Pininfarina per il suo straordinario contributo all’Azienda e per essersi sempre speso con passione, in prima persona, per tutelare la nostra storia e la nostra identità aziendale sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali. Gli sono personalmente grato per avermi confermato alla guida dell’Azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, ad impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina”.
Il post del ministro Crosetto: addio Pininfarina, simbolo del made in Italy nel mondo
“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Paolo Pininfarina, presidente della storica azienda torinese di auto, tra i simboli più conosciuti del Made in Italy nel mondo. Le mie condoglianze alla famiglia. A Dio Paolo, ci mancherai” scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Fonte: Rai