Inizia l’era Vasseur in Ferrari. Oggi a Maranello è il giorno del cambio ufficiale ai vertici della gestione sportiva. Il 54enne Frederic Vasseur prende il posto di Mattia Binotto e inizia una nuova stagione per la Ferrari di F1.
Se per quel che riguarda il comparto tecnico la monoposto, da quello che trapela, è a buon punto e traspare ottimismo, visto che è una evoluzione della vettura dello scorso anno, sarà, invece, il manager francese a lavorare su un nuovo approccio e soprattutto alla maturazione della squadra, cosa che è mancata negli ultimi anni.
Vasseur, poi, dovrà, mettere mani al reparto sviluppo della monoposto, altro punto debole della Ferrari di questi ultimi anni. Mentre Binotto aveva puntato sulle risorse interne, ora spetta a Vasseur formare una squadra di tecnici che siano in grado di fare la differenza.
Al momento i capi settori sono Enrico Cardile a capo del telaio, mentre per quel che riguarda i motori il capo progettista è Enrico Gualtieri. Con Vasseur già forse nella giornata di oggi dovrebbe essere nominato il direttore tecnico e chissà che non sia proprio Simone Resta.
Sul tavolo del manager francese poi ci sarà da valutare la gerarchia tra i due piloti della Rossa, Leclerc e Sainz. Il nuovo team principal ha, insomma, tanto lavoro da fare, per cercare di riportare la scuderia del Cavallino Rampante alla vittoria e poi c’è anche l’aspetto “politico”, con le schermaglie attuali riguardo agli accordi sui motori 2026.
Attualmente la Ferrari non ha firmato un primo documento della Fia, per questo non è stata invitata a una successiva riunione. La Ferrari è l’unica squadra che possiede il diritto di veto, può chiudere ogni contenzioso in qualsiasi momento. Maranello non vuole dare le concessioni tecniche ai nuovi motoristi, la Red Bull le chiede (sostenendo di essere, appunto, un nuovo motorista), la Ferrari non le vuole concedere (sostenendo che la RB Powertrain ha avuto accesso alle proprietà intellettuali Honda e dunque non è corretto considerarla nuovo motorista, la partita è aperta.