La Lamborghini ha scelto il pluricampione fiorentino per compiere l’impresa americana con la nuova Urus.
È stato un onore per Simone Faggioli, un riconoscimento alla sua vittoriosa carriera nel mondo delle cronoscalate. E così, quando Lamborghini lo ha cercato con l’obiettivo di battere il record Suv alla Pikes Peak, non c’è stata da parte del pilota alcuna esitazione nell’accettare “l’invito”.
Lo scorso luglio, dopo mesi di progettazione e test, in gran segreto Faggioli e Lamborghini sono volati in Colorado e sono riusciti, grazie al bagaglio di conoscenze acquisite, grazie ad un enorme lavoro fatto con Lamborghini Squadra Corse e grazie all’appoggio di Pirelli, ad abbassare il precedente timing che apparteneva a Bentley di circa 17 secondi, stabilendo così nel tempo di 10’32”064 il nuovo track record per la categoria Suv.
Al termine della settimana di record attempt, dopo che il race director della Pikes Peak Hillclimb ha ufficializzato il risultato, Faggioli visibilmente commosso commenta la prestazione: “Non avrei mai pensato di provare un’emozione così forte. È stata una settimana davvero tosta: abbiamo subito una rottura e un’uscita di strada. La tensione era alle stelle anche perché i rischi che si corrono a Pikes Peak non sono paragonabili a nessuna altra gara al mondo. In più tutti cercavano il record: i ragazzi di Lamborghini sono stati instancabili e hanno lavorato senza sosta per farmi avere la Urus stradale più performante, la stessa che oggi è finalmente la detentrice del nuovo record della categoria qui. È una vettura incredibile e le sue prestazioni sono molto simili alle quelle delle nostre vetture da competizione. Con il gruppo si è creata una sinergia immediata e credo che oggi questo risultato ripaghi il grande lavoro che è stato fatto. Le sensazioni che si vivono qui sono difficili da spiegare, ma la commozione sugli occhi di tutti i presenti ci unisce e ci farà ricordare per sempre questo bellissimo e ambizioso progetto.”