Per Sebastian Vettel è arrivato il momento della decisione e di dire basta con le corse in F1.
Il tedesco, quattro volte campione del mondo con la Red Bull, a fine stagione lascerà il suo attuale team, Aston Martin e dirà addio alla Formula 1.
Il campione lo ha comunicato con un video sui suoi canali social. Queste le sue parole: “Negli ultimi 15 anni ho avuto il privilegio di lavorare con tante persone fantastiche in Formula 1, troppe per poterle elencare tutte – ha detto in un video -. Negli ultimi due anni sono stato un pilota per il team Aston Martin Aramco Cognizant e, sebbene i nostri risultati non siano stati buoni come sperato, mi sembra chiaro che abbiamo preparato tutto per competere ai livelli più alti negli anni a venire”.
“La decisione di ritirarmi è stata difficile e ci ho pensato a lungo – ha aggiunto Vettel, che poi ha parlato dei piani futuri -. Alla fine dell’anno mi prenderò del tempo per riflettere su cosa focalizzarmi in futuro. Chiaramente, essendo padre, vorrò trascorrere più tempo con la mia famiglia. Ma oggi non si tratta di dire addio. Voglio piuttosto ringraziare tutti, soprattutto i tifosi, senza il cui appassionato supporto la Formula 1 non potrebbe esistere”.
E’ fenomeno sin dall’esordio – In 15 anni di Formula 1 il tedesco di Heppenheim ha corso per BMW Sauber nel 2007 e diventa il più giovane pilota della Formula 1 ad aver conquistato punti iridati e poi con la Toro Rosso 2007-2008. Con il team italo-austriaco a Monza diventa, come detto, il pilota più giovane a realizzare una pole position e il giorno dopo vince anche la gara.
Ciclo dominante con Red Bull e poi il sogno Ferrari – Da quella gara la Red Bull, che è il team “madre” di Toro Rosso, ha ben in mente i piani futuri e dal 2009 affida la sua monoposto per iniziare un ciclo di dominio fino al 2013. Il 2014 è l’ultimo anno con Red Bull, l’anno successivo Vettel esaudisce il suo sogno da bambino: correre per la Ferrari con la quale aveva gareggiato il suo idolo e connazionale Micheal Schumacher.
Amarezza Rossa – Ci sono tutti gli elementi per una carriera di successo anche con il Cavallino, si pensa finalmente ad un rivale all’altezza della Mercedes ed Hamilton che hanno iniziato a dominare l’era ibrida dei V6 Turbo, tornati sulle monoposto da GP. Con la Rossa, però, con la quale si pensava si potesse aprire un nuovo ciclo vincente, purtroppo non è andata come doveva, e anche se vicino alla conquista del titolo nel 2017, non c’è stata mai una monoposto capace di battere costantemente la Mercedes di Hamilton. Si arriva così agli ultimi anni in Ferrari e con l’arrivo di Leclerc, alla fine del rapporto di Vettel con la Rossa. Rimane l’amarezza di una carriera incompiuta, sicuramente l’auto non fu all’altezza, ma anche il tedesco mancò di una cattiveria e una determinazione come ai tempi dell’esordio che sicuramente gli avrebbero permesso di cambiare molti episodi in suo favore.
Fine carriera con la Aston Martin – Dallo scorso anno è alla guida della Martin dell’imprenditore canadese Stroll. Qui Sebastian ha mostrato ancora di più la sua umanità, in prima linea per i diritti Lgbtqia+ (anche nel paddock) e contro il razzismo.
a cura di Carlo Antonio Rallo
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