Che il vento stesse cambiando negli ultimi Gran Premi del motomondiale lo si era capito già da tempo: ad esempio trovare un Marquez che fa il ragioniere, nuovi astri nascenti alla ribalta come #Quartararo, #Ducati ancora alla ricerca di prestazioni accettabili) non erano cose cui eravamo abituati.
Ma soprattutto oggi, nelle prime prove libere del Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, sfogliando i risultati si vede, eccome, che l’aria è cambiata assai, soprattutto per la Yamaha. Anzi, per le Yamaha. Le M1 di Iwata infatti hanno chiuso come in un panino la Honda di Marquez: due davanti (#Vinales e Quartararo) e due dietro al pentacampione del mondo (#Rossi che incassa sette decimi da Vinales, un po’ troppi, e #Morbidelli) e mentre al mattino era stato il franco-siciliano il più veloce, al pomeriggio Maverick ha fatto la differenza, rifilando 57 millesimi a Fabio, ma quasi 4 decimi a Marquez.
Che per la Honda non sia un periodo facile lo si capisce dal fatto che Marquez sta facendo, come si dice, il boia e l’impiccato, dovendo lottare da solo contro tutte le Yamaha non potendo contare sull’apporto di Jorge Lorenzo che anche oggi veleggia (si fa per dire…) intorno al 17° posto a 1”3 dalla testa della classifica ma sempre e comunque più attento a non cadere e distruggere la sua convalescenza che spingere per risalire posizioni. Quanto alle #Honda di #Crutchlow e #Nakagami per il momento non incidono.
Ma come sempre accade non bisogna lasciarsi traviare dai numeri: ricordiamo a tutti che Marquez al posteriore ha montato una gomma che forse ha ritrovato in soffitta (!) poi ha messo una soft nei primi minuti della seconda sessione strappando un tempone per poi tornare alla solita gomma da soffitta. Al momento opportuno, quando monterà una soft nuova, potremmo spettarci i fuochi d’artificio. E questo lo scopriremo domani quando si comincerà a fare sul serio sin dalle FP3 e poi in qualifica.
Una mezza buona notizia arriva anche dalle parti di Borgo Panigale. A Misano ci sono i due ufficiali, Dovizioso e Petrucci e il tester tuttofare Michele Pirro. Ebbene, tutte e tre le moto sono nella top 10. Buon risultato a metà, però, perché ancora il grip non c’è, sono tutti alla ricerca di soluzioni per fare il balzo in avanti che ci si attende. Stupisce, poi, che sia Pecco Bagnaia che Jack Miller, del team Pramac siano al momento fuori dai primi 10, così come stupisce il fatto di non trovare tra i primi anche Alex Rins, che fatica ancora.
Previsioni? Difficile farle: di certo Marquez non mollerà la presa mentre le Yamaha hanno intenzione di mordergli il codone. Quello che sappiamo e che sicuramente tempo sarà ottimo per tutto il weekend quindi non dobbiamo aspettarci dei problemi di bagnato asciutto eccetera. L’unica cosa è che aumenti un po’ il grip visto che ce n’è molto poco.
Ultima considerazione su Quartararo. Che sia la sorpresa del mondiale ormai lo sanno anche i sassi. Ma farà bene a non cadere nei tranelli che dissemina Marquez. In conferenza stampa lo ha chiaramente indicato come il suo erede naturale. Bene, a noi sembra che sia una tattica che Marc utilizza per destabilizzare il giovane francesino, mettergli addosso pressione e farlo sbagliare.
Quartararo farà bene a restare calmo e tranquillo e non pensare assolutamente alle parole di Marquez, uno che in quanto a mandare fuori di testa il prossimo è un campione assoluto.
Siparietto simpatico a fine prove. Nella giornata di ieri Rossi aveva elogiato la forza del giovane francese definendolo – con un termine dialettale ‘una bega’, che tradotto in italiano vuol dire “un grosso problema”. Fabio oggi si è informato sul significato della parola: “Prima ho chiesto e me l’hanno spiegato. Sono contento, per me è un onore che lui dica questo. Vediamo domani in pista”.
a cura di Enrico Biondi per RACING MEDIA CENTER