Lewis Hamilton vince il GP del Canada davanti a Vettel e Leclerc. Questa, almeno, è la classifica ufficiale della Fia. Il gran premio del Canada, infatti, da gara pazzesca in pista, che si è disputata con il coltello tra i denti dal primo all’ultimo giro tra Vettel e Hamilton, si è trasformata nella gara surreale per eccellenza, e purtroppo decisa a tavolino, dove a vincere e salire sul gradino più alto del podio è stato Hamilton, che in pista, però, ha tagliato il traguardo dietro Vettel.
I giudici, tra i quali l’italiano Emanuele Pirro, hanno messo sotto investigazione il pilota della Ferrari per il suo fuoripista al giro 48 e per questo penalizzato con 5 secondi, in quanto, secondo regolamento non ha lasciato spazio volontariamente al pilota della Mercedes. Vettel ha fatto un errore ma non si capisce perché deve essere penalizzato solo lui e gli altri no, quando nello stesso gran premio, Ricciardo ha commesso una scorrettezza ancora più dura su Bottas e non è stato valutato, e per lo stesso tipo di episodio accaduto tra Vettel e Hamilton, avvenuto tre anni fa a Montecarlo, tra lo stesso Hamilton e Ricciardo, con quest’ultimo che è stato costretto ad alzare il piede, anche in quel caso, non scattò nessuna penalizzazione.
E allora o si usa lo stesso metro di misura per tutti o si toglie questo regolamento. Da anni si dice che la Formula 1 continua a perdere interessi e spettatori, ecco facendo in questo modo lo sport viene ucciso, probabilmente proprio con questo tipo di decisioni, che, per carità, se c’è una regola va rispettata, ma il punto è proprio questo, chi fa le regole e che tipo Formula Uno vogliono continuare a propinarci. Una F1 che su ogni sorpasso il pilota chiama in radio il team per dire: mi ha stretto, mi ha buttato fuori, chiamate la direzione gara; ma è davvero questa la Formula uno che vogliamo e che Liberty Media vuole proporci ora e nei prossimi anni?
Questo è lo sport di Senna, Lauda, Colin Chapman, Ken Tyrrell, Enzo Ferrari e Frank Williams, ma sta diventando uno sport dove non si può più sorpassare. La Formula 1 come tutto il motorsport è pericolosa, ecco, bisogna tornare ad una F1 dove non ci siano penalizzazioni come nel caso specifico di oggi per un contatto che nemmeno c’è stato, con un regolamento che è della serie: “prego passa, ho fatto un errore, ti lascio strada”, questo non è più lo sport che conoscevamo.
Le parole dei protagonisti a caldo – Vettel: “Sono finito sull’erba, non sapevo dove fosse Lewis, in quel momento era difficile recuperare il controllo. Un peccato perché in quel momento non eravamo i più veloci ma eravamo riusciti a tenerlo dietro. Noi meritavamo di vincere oggi e credo che lo abbia pensato pure il pubblico in pista. Questa decisione non rende popolare il nostro sport”.
Binotto: “Credo che oggi il vincitore morale sia Seb, è passato davanti alla bandiera scacchi. Abbiamo dimostrato come squadra di essere competitivi. Torniamo a casa molto più motivati e con la convinzione di aver vinto in pista”.
Hamilton: “Non è questo il modo in cui avrei voluto vincere. Ho sempre spinto forte e l’ho portato a commettere un errore, avevo la strada per passare ma lui rientrando ha allargato e io non ho potuto passare”.
Per la cronaca dietro ad Hamilton e Vettel sono arrivati, terzo Leclerc (Ferrari), quarto Bottas (Mercedes), quinto Verstappen (Red Bull), sesto Ricciardo (Renault), settimo Hulkenberg (Renault), ottavo Gasly (Red Bull), nono Stroll (Racing Point), decimo Kvyat (Red Bull).
La classifica piloti: Hamilton 162, Bottas 133, Vettel 100, Verstappen 88, Leclerc 72.
La classifica Costruttori: Mercedes 287, Ferrari 179, Red Bull 124, Mclaren 30, Renault 28.
a cura di Carlo Antonio Rallo
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