I traguardi raggiunti con la tecnologia ibrida nel mondo, l’esperienza di Mirai la prima berlina di serie a idrogeno, il lavoro con le Istituzioni italiane per l’adeguamento della normativa e la futura realizzazione di reti infrastrutturali adeguate. Sono questi alcuni dei temi presentati da Andrea Saccone, Service Excellence & Innovation General Manager Toyota Motor Italia, durante il dibattito che si è svolto giovedì 18 maggio presso il Centro idrogeno H2 di Bolzano, alla presenza del Presidente della Provincia Arno Kompatscher, degli assessori Florian Mussner (mobilità) e Richard Theiner (ambiente), dei vertici di Autobrennero Spa, Alperia e SASA, dei rappresentanti di case automobilistiche e imprese altoatesine. L’incontro, è stato l’occasione per fare un bilancio di tutte le attività svolte e dei progetti futuri che riguardano la regione che, al momento, ha all’attivo 10 macchine a idrogeno, 5 autobus con celle a combustibile ed oltre un milione di chilometri a emissioni zero percorsi.
“Toyota è impegnata da sempre sul fronte della mobilità sostenibile. Grazie all’ibrido, che nel 2017 compie 20 anni dalla sua introduzione, abbiamo rivoluzionato il modo di guidare, – ha dichiarato Andrea Saccone, Service Excellence & Innovation General Manager Toyota Motor Italia, – consentendo di risparmiare ben 77 milioni di CO2. Nel 2016 abbiamo raggiunto l’importante traguardo di dieci milioni di auto ibride vendute nel mondo, con l’obiettivo di arrivare a quindici milioni nel 2020. Grazie all’ibrido abbiamo realizzato il miglior presente possibile e i numeri in Italia lo testimoniano: siamo arrivati a una quota del 3% del mercato. Con Mirai proseguiamo, adesso, il nostro lavoro sempre più a emissioni zero, perché crediamo nell’uso diffuso di una risorsa così importante come l’idrogeno. Per fare questo, abbiamo lavorato tanto e continuiamo a farlo, al fianco delle Istituzioni. Grazie infatti al Governo e al Parlamento, l’Italia si sta adeguando agli altri Paesi europei nei quali l’uso dell’idrogeno è già una realtà consolidata. In recepimento della Direttiva per la costruzione di infrastrutture per i combustibili alternativi (DAFI), l’Italia ha deciso che entro il 2025 dovrà essere costruito un numero adeguato di stazioni di rifornimento nelle quali sarà possibile rifornire i serbatoi a 700 bar, in tutta sicurezza, come sulla Mirai ma questo sarà davvero possibile solo quando l’Italia aggiornerà l’obsoleta normativa tecnica di costruzione delle stazioni di rifornimento.”.