SF70H è il nome della nuova monoposto Ferrari di F1presentata questa mattina a Fiorano, nel quartiere generale del Cavallino. Un nome che celebra i 70 anni della storia della Ferrari e non come si diceva nelle settimane scorse, che poteva essere dedicato allo sfortunato pilota Jules Bianchi. Alla presenza del Team Principal Maurizio Arrivabene, del direttore tecnico Mattina Binotto e dei tre piloti, i due titolari Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, e il terzo, l’italiano Antonio Giovinazzi è stata mostrata all’interno del garage della pista di Fiorano la monoposto che dal 26 di marzo a Melbourne dovrà fare i conti con Mercedes, Red Bull e il resto della truppa per la conquista del titolo mondiale. La livrea della nuova Ferrari appare più rossa rispetto ai modelli che l’anno preceduta negli ultimi anni. Solo negli alettoni c’è un po’ il bianco dove campeggia anche il tricolore. Come lo scorso anno c’è il marchio Alfa Romeo e quest’anno proprio sul cofano motore campeggia oltre alla scritta il Quadrifoglio Verde, a ricordare che, oltre alla partnership industriale la Ferrari tramite il suo fondatore Enzo Ferrari, è da sempre legata alla Casa di Arese che considerava come la sua “seconda mamma”. Torniamo un attimo al nome, SF79H, sta per Scuderia Ferrari 70 Hybrid, 70 sono, infatti, gli anni passati da quando nel 1947, la 125S, la prima vettura del Drake uscì dal portone della fabbrica di Maranello e H sta ad indicare che siamo nell’era della propulsione ibrida.
AERODINAMICA
La monoposto Ferrari come le altre vetture che in questi giorni l’hanno anticipata presenta quelle caratteristiche figlie del regolamento tecnico completamente stravolto che prevede un aumento importante del carico aerodinamico consentendo una maggiore aderenza meccanica e questo permetterà di avere in pista una monoposto molto più veloce, specie in curva. Nel cambio regolamentare ci rientra anche l’utilizzo di gomme molto più grandi rispetto allo scorso anno. L’anteriore sarà 6 cm più grande, la posteriore addirittura 8cm. C’è una sezione frontale molto più ampia con un ala anteriore più grande.
TELAIO
La Ferrari diversamente a Mercedes ha scelto un passo corto. Anche il muso allungato e l’ala a freccia sono frutto dei regolamenti. La SF70H ha una vistosa “pinna” sul cofano motore e nuove appendici aerodinamiche più complesse davanti alla presa d’aria delle fiancate. All’anteriore è visibile un condotto con funzioni aerodinamiche, mentre alle spalle del pilota l’archetto di protezione (roll-hoop) che ingloba la presa dinamica del motore è totalmente ridisegnato. Rivisto anche l’alloggiamento delle sospensioni, che mantengono lo schema a puntone (push-rod) davanti e a tirante (pull-rod) sul retrotreno. Mozzi e dadi ruota sono stati ridisegnati per agevolare il lavoro dei meccanici durante i cambi gomme. Infine, sempre in funzione delle prestazioni previste quest’anno, si è provveduto a ridimensionare la servoguida e l’impianto frenante.
POWER UNIT
A differenza dell’aerodinamica, nel campo della propulsione il regolamento ha subito poche variazioni. La principale riguarda la quantità di benzina utilizzabile da ciascuna vettura in gara: è stata prevista, dato l’incremento prestazionale, una maggior percentuale di tempo sul giro a pieno regime, passata da 100 a 105 kg totali, mantenendo però la stessa portata massima di carburante (100 kg/ora). Il motore 062 rappresenta un deciso passo avanti rispetto alla versione precedente nella ricerca di prestazioni. La disposizione di alcune componenti meccaniche dell’ibrido è stata rivista, mentre altre soluzioni conservano uno schema simile a quello del 2016. Dal punto di vista sportivo, l’abolizione dei sistema dei tokens, i gettoni, darà alla squadra una maggiore libertà per gli sviluppi in corso di stagione.
Splendida 70enne – Come ogni anno parte la discussione tipica di questi giorni di presentazione delle monoposto e pre-campionato. La Ferrari è bella? Sarà anche veloce e vincente? Come sempre con le chiacchiere in F1 non si va da nessuna parte. Quest’inverno si è detto che la Ferrari era indietro con il progetto e la Mercedes era ancora favorita, ma questa è un po’ come la scoperta dell’acqua calda, è chiaro che la monoposto che ha quasi totalmente monopolizzato gli ultimi tre campionati sia la favorita, ma gli altri certamente non stanno a guardare, e Red Bull lo ha dimostrato la scorsa stagione con una seconda parte di campionato molto competitiva. Nell’attesa di avere le prime risposte dalla pista e già da lunedì prossimo al Montmelò ci saranno le prime indicazioni ai primi test collettivi, la cosa più concreta in questa Formula 1 così rivoluzionata è che in pista sarà vincente quella monoposto frutto della migliore interpretazione del regolamento che i tecnici hanno dato al proprio progetto e allora per i tanti tifosi Ferrari in Italia, che vogliono rivedere la rossa tornare alla vittoria, non resta che avere fiducia in Mattia Binotto che coordina l’aspetto tecnico di questa nuova Ferrari e nei piloti in pista, affinché riescano a trarre il meglio dalle componenti di questa “splendida 70enne”. Con l’auspicio di un’ottima stagione e gli scongiuri del caso da parte di tifosi “rossi”, molto più scherzosamente come dice Leo Turrini un amico di Casa Ferrari, la H, di SF70H sta per “Hai visto che magari sarà la volta buona…”.